Il fuoco delle pietre verdi

Chi può non sentirsi attratto da un uomo di poco più di trent’anni che rinuncia a una comoda carriera nella clinica universitaria di Amburgo, per recarsi nell’inferno di una miniera di smeraldi in Colombia, nelle profonde gole delle Ande?Che cosa ve o ha spinto? Il senso dell’avventura, certamente. Non la speranza di arricchire. Qualcosa, nella determinazione e nella limpida visione del bene che caratterizza Peter Mohr, ricorda molto da vicino il fascino del dottor Schweitzer. In più, Mohr ha dalla sua la giovinezza e l’alone di cui essa si circonda. In realtà, la vicenda ci mostrerà Mohr impegnato allo spasimo contro le efferatezze di un popolo di disperati costretti a imbrogliare quanto a difendersi dagli imbrogli. Il senso della sua vita diventerà presto la difesa da ogni residuo barlume di dignità umana. La ricompensa non cercata ma senza dubbio meritata, sarà l’amore di una ragazza dai lunghi capelli neri e dal viso di madonna. Quell’amore improvviso e travolgente sarà una ragione di più per battersi senza paura. E sarà la causa dell’estrema salvezza dalla catastrofe che si abbatterà inesorabile su un popolo di corrotti.